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Perdersi in montagna, lungo un sentiero boschivo o tra le curve silenziose di un altopiano, non è un’esperienza così rara come potremmo pensare. Accade ai principianti, certo, ma anche agli escursionisti più esperti. Bastano pochi minuti di distrazione, un cartello sbiadito, un sentiero invaso dalla vegetazione, una deviazione involontaria. E all’improvviso, tutto sembra diverso: alberi che non ricordavi, la luce che cambia, l’orientamento che sfuma.
In Italia, terra di coste straordinarie e paesaggi che cambiano da regione a regione, il trekking vista mare rappresenta una delle forme più autentiche di contatto con la natura. Che si tratti di percorrere i terrazzamenti delle Cinque Terre, le falesie della Sardegna, i promontori delle Marche o i tratti panoramici della Costiera Amalfitana, ogni itinerario regala emozioni uniche e scorci indimenticabili.
Un modo divertente e sicuro per muovere i primi passi da scalzi è sfruttare i percorsi sensoriali (o “barefoot park”) pensati proprio per camminare a piedi nudi. Si tratta di sentieri attrezzati con varie sezioni di materiali diversi – come ciottoli levigati, cortecce, sabbia, fango, tronchi – dove i visitatori possono provare un’esperienza tattile completa in totale sicurezza.
In Italia stanno sorgendo diversi di questi percorsi, spesso all’interno di parchi naturali o strutture agrituristiche, sull’onda della tendenza del barefooting.
Il trekking nei boschi italiani è un'attività affascinante che permette di immergersi nella natura incontaminata, scoprire sentieri panoramici e vivere esperienze autentiche. Tuttavia, esplorare aree boschive comporta anche la possibilità di incontrare animali selvatici.
Sebbene la maggior parte delle specie eviti l'uomo, esistono situazioni in cui ci si può trovare faccia a faccia con animali potenzialmente pericolosi.
Camminare in montagna è un'esperienza che coinvolge tutti i sensi: l'aria fresca che riempie i polmoni, il suono dei passi sul sentiero, il profumo della terra e delle piante. Ma è la vista a regalarci alcune delle emozioni più intense, soprattutto quando il paesaggio si colora dei fiori selvatici che punteggiano i prati e le rocce
Tra i suoni più affascinanti che la montagna possa offrire, il fragore di una cascata ha da sempre il potere di catturare l’attenzione e guidare i passi di chi ama l’escursionismo. Per chi è appassionato di attività all’aria aperta, un percorso che conduce a un salto d’acqua rappresenta molto più di una semplice meta: è un viaggio dentro la natura più autentica, un’esperienza multisensoriale che unisce il cammino alla scoperta di paesaggi selvaggi, incontaminati, spesso sorprendenti.
Imparare a leggere le tracce è molto più che un esercizio di osservazione: è un modo per entrare in sintonia con l’ambiente, cogliendone i segnali più sottili. Questa pratica, conosciuta come natural tracking, permette non solo di scoprire quali specie abitano una determinata zona, ma anche di comprenderne abitudini, movimenti e comportamenti. È un'attività che affascina chi ama vivere la montagna in modo autentico e attento, trasformando ogni uscita outdoor in un’esperienza più profonda e consapevole.
Un’escursione può trasformarsi in un viaggio nel tempo, tra natura incontaminata e antiche leggende. In Italia esistono sentieri di montagna che non offrono solo panorami mozzafiato, ma custodiscono anche storie misteriose, miti e spiritualità. Percorrere questi itinerari significa camminare sulle orme di eremiti medievali, di soldati in battaglia o addirittura di creature leggendarie. È un modo per vivere la montagna in maniera ancora più intensa e suggestiva, lasciandosi affascinare dai racconti di orchi, streghe, folletti e antichi guerrieri che da secoli alimentano l’immaginario locale.
Negli ultimi anni si assiste a un crescente interesse verso il “barefoot trekking”, ovvero l’escursionismo praticato a piedi nudi. Sempre più appassionati di montagna decidono di togliersi scarponi e calze per riscoprire il contatto diretto con il terreno. Ma perché scegliere di camminare scalzi?
I motivi sono molteplici: dal desiderio di riconnettersi con la natura a quello di ottenere benefici per la salute di piedi e postura. Persino alcune celebrità hanno reso popolare questa pratica (basti pensare alla scena di Pretty Woman in cui Richard Gere cammina esitante a piedi nudi sul prato, o alle star che oggi praticano consapevolmente il “scalzismo” per recuperare i benefici del rapporto con la natura).
Camminare è un gesto naturale, istintivo, quasi scontato. Eppure, quando si sceglie di farlo con consapevolezza, il semplice atto di muovere un passo dopo l’altro può trasformarsi in un’esperienza profondamente rigenerante. Il trekking, da sempre apprezzato per i suoi benefici fisici e per la connessione con la natura, incontra la mindfulness, una pratica che insegna a vivere pienamente il momento presente, un connubio perfetto per chi cerca equilibrio interiore e benessere mentale; non si tratta solo di esplorare sentieri e paesaggi mozzafiato, ma di ascoltare il proprio respiro, sentire il contatto dei piedi con il terreno, percepire il battito del cuore che si sincronizza con il ritmo del cammino.