L’estate in montagna è fatta di panorami mozzafiato, cieli limpidi, profumo di bosco e sentieri assolati. Ma è anche la stagione in cui il corpo viene messo a dura prova, soprattutto a causa delle temperature più alte e dell’esposizione al sole.
Quando cammini con lo zaino sulle spalle, a quote variabili e sotto il sole, il rischio maggiore non è solo la fatica… ma la disidratazione.
In questo articolo scopriamo come riconoscerla, prevenirla e gestirla, e quali bevande sono davvero efficaci per restare idratati senza appesantirsi.
Il nostro corpo è composto per oltre il 60% da acqua. Basta una perdita del 2% per cominciare a notare cali di energia, confusione, crampi, debolezza.
Nel trekking estivo, tra sudorazione, sole e quota, è facile perdere liquidi e sali minerali senza accorgersene.
Se non si interviene in tempo, la disidratazione può diventare un rischio serio per la salute, soprattutto lontano da centri abitati o rifugi.
La quantità dipende da molti fattori: durata del trekking, intensità, altitudine, temperatura, sudorazione personale.
Una regola generale: bere 400–600 ml ogni ora di cammino attivo, anche se non si avverte sete.
Il corpo assorbe meglio l’acqua se viene introdotta gradualmente. Evita di arrivare al punto di sentire sete intensa: è già un segnale di disidratazione in atto.
Non tutte le bevande sono uguali. Alcune idratano in profondità, altre rischiano di peggiorare la situazione. Ecco cosa preferire (e cosa evitare):
Porta una borraccia termica per mantenerla fresca più a lungo.
Ecco una guida indicativa per un’escursione estiva:
| Durata Trekking | Acqua consigliata |
|---|---|
| 2–3 ore | 1–1,5 litri |
| Mezza giornata | 1,5–2 litri |
| Giornata intera | 2,5–3 litri |
Se il sentiero prevede fonti o rifugi, puoi ricaricare la borraccia e alleggerire lo zaino.
Durante il trekking perdi non solo acqua, ma anche sodio, potassio, magnesio.
Per questo è utile alternare l’acqua semplice a liquidi con sali minerali, soprattutto se:
In commercio esistono integratori naturali in polvere da sciogliere in borraccia, oppure puoi optare per versioni casalinghe con frutta, miele e sale marino integrale.
L’idratazione non passa solo dai liquidi: anche il cibo può diventare un prezioso alleato, soprattutto durante le escursioni estive.
Alcuni alimenti, infatti, contengono un’elevata percentuale di acqua e sono ricchi di sali minerali e zuccheri naturali che favoriscono l’assorbimento dei liquidi.
La frutta estiva è perfetta per reintegrare liquidi e zuccheri “buoni” senza appesantire:
Consiglio: per evitare che la frutta si rovini, scegli contenitori in silicone o inox, resistenti e termici, e portala in cima allo zaino per evitare schiacciamenti.
Non sottovalutare cetrioli e pomodorini, due ortaggi perfetti da sgranocchiare sul sentiero:
Tip: aggiungi un pizzico di sale integrale o gomasio per reintegrare sodio perso con la sudorazione. Conserva il tutto in una lunch box ermetica refrigerata con un piccolo ice-pack.
Durante sforzi prolungati, serve anche energia. Le barrette a base di frutta secca, semi oleosi e miele non solo danno energia costante, ma aiutano anche a trattenere i liquidi nei tessuti grazie al potassio, magnesio e agli zuccheri naturali.
Una borraccia termica in acciaio inox mantiene l’acqua fresca per ore, ed è ideale per escursioni sotto il sole.
Per chi affronta trekking più lunghi o ha bisogno di bere frequentemente senza fermarsi, la sacca idrica con tubo (tipo Camelbak) è comodissima: permette di sorseggiare mentre cammini, mantenendo costante l’idratazione.
Bonus: Alcuni zaini da trekking includono lo scomparto per la sacca idrica già integrato.
Un colpo di sole può compromettere l’intera escursione, portando a stanchezza e disidratazione accelerata.
Porta sempre un cappello leggero, traspirante e con visiera. In alternativa, una fascia in microfibra protegge anche collo e fronte dal sole diretto.
Nei tratti scoperti e in quota, il cappello può fare la differenza tra un’escursione piacevole e un malessere da calore.
Nelle giornate estive, programmare la partenza presto al mattino o nelle ultime ore del pomeriggio è una mossa intelligente.
Tra le 11:30 e le 16:00, le temperature raggiungono il picco e il rischio di disidratazione aumenta notevolmente.
Se ti trovi già sul sentiero in quelle ore, cerca zone ombreggiate per una sosta e bevi anche se non hai sete.
Una pelle scottata dal sole non solo è dolorosa, ma aumenta la perdita di liquidi e l'infiammazione sistemica.
Usa una crema solare ad alta protezione e idratanti post-sole naturali alla fine dell’escursione (aloe, calendula o burro di karité).
Una pelle idratata è una pelle che “respira” meglio, regola meglio la temperatura e mantiene i liquidi interni.
Camminare tra i boschi, lungo i crinali o nei parchi naturali richiede anche rispetto e responsabilità. Anche l’idratazione può essere gestita in modo eco-compatibile.
Le bottigliette usa e getta generano rifiuti e non mantengono la temperatura. Se proprio devi usarle, portale a valle e smaltiscile correttamente.
Scegli modelli in acciaio inox, alluminio o tritan: sono leggeri, resistenti e durano anni.
Molti marchi outdoor offrono borracce personalizzabili e accessori per il filtraggio.
Se non sei certo che l'acqua sia potabile, usa un filtro portatile o pastiglie depuranti. In alta quota le fonti sono spesso pure, ma in zone più basse il rischio batterico aumenta.
Non abbandonare imballaggi, gusci, bucce o contenitori lungo i sentieri. Porta sempre con te un sacchetto per i rifiuti, anche se compostabili: la natura ha i suoi tempi.
Camminare in estate è un’esperienza intensa: ogni passo nella natura regala energia, ma è anche una sfida per il corpo. Idratarsi bene non è solo una buona abitudine, è una forma di rispetto verso sé stessi e verso l’ambiente.
Ascolta il tuo corpo, osserva il tuo respiro, e ricorda che l’acqua è il tuo miglior alleato per affrontare ogni sentiero con lucidità, forza e leggerezza.