Il Lago di Antermoia è uno di quei luoghi che sembra uscito da una cartolina, un gioiello nascosto tra le vette delle Dolomiti, nel cuore della Val di Fassa. Situato a un’altitudine di 2.495 metri, questo specchio d'acqua di origine glaciale incanta i visitatori con la sua superficie cristallina, che riflette i toni azzurri del cielo, creando un contrasto mozzafiato con le imponenti pareti rocciose che lo circondano. Nonostante la sua posizione remota, il è una meta ambita da escursionisti e amanti della montagna, attratti non solo dalla sua bellezza naturale, ma anche dal fascino che racchiude nel contesto delle Dolomiti, patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Immerso in un paesaggio che sembra sospeso nel tempo, il lago ha un’importanza particolare per la Val di Fassa, non solo per il suo valore paesaggistico, ma anche per le storie e leggende che lo circondano. Si narra che queste acque limpide fossero il rifugio segreto di Re Laurino, il leggendario re dei nani, che nascose il suo giardino di rose tra queste montagne. Questa storia, insieme ad altre leggende locali, conferisce al Lago di Antermoia un’aura di mistero e magia che affascina grandi e piccini.
Come raggiungere il Lago di Antermoia
Raggiungere il Lago di Antermoia è un'avventura che inizia già dal sentiero scelto per arrivarci, ognuno con il proprio fascino e grado di difficoltà. Ecco qualche indicazione che potrebbe essere molto utile:
Percorso da Campitello di Fassa (Val Duron)
Il percorso che parte da Campitello di Fassa e si snoda attraverso la Val Duron è uno dei più accessibili e panoramici per raggiungere il Lago di Antermoia. L'escursione inizia nel cuore del paese, dove si può lasciare l'auto e incamminarsi lungo la strada che costeggia il Rio Duron. Dopo pochi minuti di cammino, si ha l'opzione di prendere una navetta che conduce direttamente al Rifugio Micheluzzi, ideale per chi preferisce risparmiare un po’ di energie per la parte più impegnativa del tragitto. Se invece si sceglie di proseguire a piedi, la strada iniziale, seppur ripida, offre un piacevole riscaldamento e consente di immergersi subito nella bellezza della valle.
Il Rifugio Micheluzzi, situato a 1.850 metri di altitudine, rappresenta un punto di sosta eccellente. Qui è possibile godersi una breve pausa, magari sorseggiando un caffè o semplicemente ammirando il panorama che si apre sulla Val Duron, con le sue dolci colline verdi incorniciate dalle vette dolomitiche. Da questo punto in poi, il percorso si fa meno ripido e più rilassante, attraversando prati alpini e boschi, con viste mozzafiato sulle cime circostanti.
La via continua a salire gradualmente fino a raggiungere il Passo di Dona, a 2.516 metri, dove lo scenario si fa ancora più spettacolare, con ampie vedute sulle montagne circostanti e il senso di essere immersi in un mondo a parte, lontano dal trambusto quotidiano.
Questo cammino offre un’esperienza di trekking immersiva e gratificante, culminante nella meraviglia del Lago di Antermoia, un vero gioiello alpino nascosto tra le montagne delle Dolomiti
Percorso da Pera di Fassa
Il percorso che parte da Pera di Fassa per raggiungere il Lago di Antermoia è un'opzione affascinante e leggermente più impegnativa, ma ricca di panorami spettacolari che ripagano ampiamente ogni sforzo. L'itinerario attraversa la splendida Val del Vajolet, che è un vero e proprio simbolo delle Dolomiti, con le sue imponenti torri di roccia che si ergono maestose contro il cielo. Il punto di partenza è facilmente raggiungibile dal centro di Pera di Fassa, dove è possibile prendere gli impianti di risalita che portano fino al Rifugio Ciampedie. Questo primo tratto, comodo e panoramico, permette di guadagnare quota rapidamente, immergendosi fin da subito in un ambiente montano incontaminato.
Dal Rifugio Ciampedie, l'escursione prosegue verso il Rifugio Gardeccia e poi, attraverso un sentiero ben segnalato, si inoltra nella Val del Vajolet. Il percorso si snoda lungo una via che alterna tratti pianeggianti a brevi salite, regalando una vista sempre diversa sul paesaggio circostante. Dopo circa due ore di cammino, si raggiungono i rifugi Vajolet e Preuss, situati in una conca verdeggiante dominata dalle famose Torri del Vajolet. Questi rifugi sono un luogo perfetto per una pausa, dove rifocillarsi e godersi lo spettacolo delle montagne circostanti.
Da qui, si continua a salire verso il Passo Principe, un punto chiave dell'itinerario che richiede un po' più di impegno fisico. La salita verso il passo è impegnativa ma non proibitiva, e una volta raggiunta la cima, a 2.599 metri di altitudine, il panorama è semplicemente mozzafiato. Dal Passo Principe si scende leggermente verso il Rifugio Antermoia e, poco dopo, si arriva finalmente al Lago di Antermoia.
Questo tragitto, pur essendo più lungo e impegnativo rispetto ad altri, è adatto a chi ha un buon livello di allenamento e cerca un'esperienza di trekking che coniughi la bellezza naturale con un po' di sfida. Con un tempo di percorrenza totale che varia tra le cinque e le sei ore, si ha l'opportunità di esplorare alcuni dei paesaggi più iconici delle Dolomiti, culminando con una vista spettacolare sul Lago di Antermoia, un'oasi di pace e bellezza incastonata tra le montagne.
Percorso dall'Alpe di Siusi
Il percorso che parte dall'Alpe di Siusi per raggiungere il Lago di Antermoia è un'avventura che si snoda tra alcuni dei paesaggi più affascinanti delle Dolomiti.
L'itinerario inizia nella vasta e verdeggiante piana dell'Alpe di Siusi, un altopiano che, con i suoi prati infiniti punteggiati da baite in legno e fiori di montagna, sembra uscito da una fiaba. Da qui, l'escursione prende il via seguendo il sentiero che conduce al Passo Tires, un valico alpino che si raggiunge dopo circa due ore e mezza di cammino. La via è ben tracciata e, nonostante la salita costante, il panorama mozzafiato e l’aria frizzante di montagna rendono il tutto estremamente piacevole. Durante il cammino, è possibile imbattersi nella fauna locale, il che aggiunge un tocco di magia a questa esperienza.
Una volta raggiunto il Passo Tires, a 2.440 metri di altitudine, si apre una vista straordinaria sulle cime dolomitiche circostanti, con il massiccio del Catinaccio che domina l'orizzonte. Da qui, il sentiero continua verso la Sella di Cresta Nera e scende dolcemente nella Valle Duron, un’altra gemma naturale delle Dolomiti, caratterizzata da prati fioriti e ruscelli scintillanti. Il percorso prosegue in un continuo saliscendi che attraversa l'omonimo Passo Duron e il Passo delle Ciaregole, offrendo scorci sempre diversi su un paesaggio incontaminato, dove il silenzio è rotto solo dal suono del vento e dai richiami degli uccelli.
Questo itinerario è ideale per chi ama immergersi nella natura e godere della tranquillità che solo i luoghi più remoti sanno offrire. Pur essendo uno dei percorsi più lunghi per raggiungere il Lago di Antermoia, con un tempo di percorrenza che può superare le sei ore, l'itinerario offre numerose opportunità per fermarsi e ammirare la bellezza circostante. Tra le soste consigliate, la Malga Docoldaura è perfetta per una pausa rigenerante, con la possibilità di assaggiare prodotti tipici locali e rilassarsi prima di affrontare l'ultimo tratto dell'escursione.
Questo percorso è adatto a escursionisti con una buona resistenza fisica, che vogliono esplorare i diversi aspetti del paesaggio dolomitico, dalla dolcezza dei prati dell'Alpe di Siusi alla maestosità delle cime che circondano il Lago di Antermoia. Lungo il cammino, ogni passo è un invito a scoprire la ricchezza naturale di queste montagne, in un viaggio che è tanto fisico quanto spirituale.
Altri Percorsi Alternativi
Per chi desidera esplorare percorsi meno battuti e immergersi in un’avventura più intima e sfidante, ci sono alcune alternative al classico itinerario per il Lago di Antermoia che meritano di essere considerate. Uno di questi è il percorso che parte da Fontanazzo di Sotto, un piccolo borgo incastonato tra le montagne della Val di Fassa. Questo sentiero, meno frequentato rispetto agli altri, si snoda attraverso la suggestiva Val di Dona, una valle caratterizzata da prati verdi, ruscelli cristallini e antiche baite in legno che sembrano raccontare storie di un tempo passato. L’escursione da Fontanazzo di Sotto è ideale per gli escursionisti esperti che cercano un’esperienza più solitaria e un contatto ancora più diretto con la natura.
L'itinerario richiede un buon livello di preparazione fisica, poiché include tratti ripidi e un dislivello significativo, ma la tranquillità e la bellezza selvaggia del paesaggio ripagano ogni sforzo. Lungo il cammino, ci si imbatte in scenari spettacolari, con viste che si aprono improvvisamente sulle cime dolomitiche, rendendo ogni passo un’emozione nuova. Questo traagitto offre anche la possibilità di esplorare angoli nascosti delle Dolomiti, lontano dalle rotte turistiche più affollate, rendendo l’esperienza unica e indimenticabile.
Un’altra interessante alternativa è quella che parte da Mazzin, un percorso che, pur essendo meno conosciuto, offre un tragitto altrettanto affascinante e leggermente più impegnativo rispetto alle vie più popolari. Questo sentiero attraversa la Valle Udai, un’area caratterizzata da una natura rigogliosa e incontaminata, dove è facile sentirsi completamente immersi nel silenzio e nella pace delle montagne.
In definitiva, che si scelga un sentiero più comune o uno di questi percorsi alternativi, l’importante è affrontare l’escursione con il giusto spirito di avventura, lasciandosi sorprendere dalla bellezza e dalla forza delle Dolomiti, che sanno sempre come regalare emozioni indimenticabili a chi decide di scoprirle a piedi.
Trekking: il giusto equipaggiamento
Per godersi al meglio l’escursione, avere il giusto equipaggiamento è fondamentale. Un buon paio di scarponi da trekking è imprescindibile: devono essere comodi, ben rodati e adatti ai terreni irregolari delle Dolomiti, offrendo stabilità e protezione alle caviglie.
L’abbigliamento ideale è a strati, così da potersi adattare rapidamente alle variazioni climatiche tipiche della montagna. Un intimo traspirante per la base, un pile per tenersi al caldo e una giacca impermeabile per proteggersi da pioggia e vento dovrebbero far parte dell’abbigliamento di ogni escursionista.
Non meno importante è avere nello zaino una buona scorta d’acqua e cibo energetico, come frutta secca o barrette, per mantenere l’energia durante il percorso. Portare con sé una mappa dei sentieri e una bussola, anche se si utilizza un GPS, è sempre una buona pratica, poiché la tecnologia potrebbe non essere sempre affidabile in montagna. Se l’escursione è lunga o prevede un dislivello significativo, i bastoncini da trekking possono rivelarsi utili per ridurre lo sforzo sulle articolazioni, migliorando l’equilibrio durante la salita e la discesa.
Un consiglio fondamentale è quello di evitare di sovraccaricare lo zaino. Portare solo l’essenziale permette di muoversi con maggiore leggerezza e agilità, migliorando l’esperienza complessiva dell’escursione. È facile cadere nella tentazione di portare oggetti “nel caso servano”, ma un carico eccessivo può trasformare una piacevole camminata in una fatica inutile. Con lo zaino giusto e l'equipaggiamento adatto, ogni passo verso il Lago di Antermoia diventerà un’esperienza ancora più appagante, permettendo di concentrarsi esclusivamente sulla bellezza del paesaggio e sul piacere dell’escursione.
Quando andare a visitare il Lago di Antermoia
Il periodo migliore per intraprendere l'escursione al Lago di Antermoia va da giugno a settembre, quando le condizioni climatiche sono più stabili e i sentieri si presentano nelle loro migliori condizioni. Durante questi mesi, la neve si è ormai sciolta anche alle quote più elevate, permettendo di godere appieno della bellezza del paesaggio senza doversi preoccupare di tratti ghiacciati o scivolosi. L'inizio dell'estate, con le sue giornate lunghe e luminose, offre un clima mite e una natura in piena fioritura, rendendo l'esperienza particolarmente piacevole e colorata.
Tuttavia, è sempre consigliabile partire presto la mattina, poiché i temporali pomeridiani sono un fenomeno piuttosto comune in montagna durante questo periodo dell'anno; possono arrivare improvvisamente e con grande intensità, trasformando in pochi minuti una giornata serena in una situazione di rischio. Per questo motivo, è importante monitorare le previsioni del tempo nei giorni precedenti l'escursione e prepararsi ad adattare i propri piani se necessario.
A fine stagione, verso settembre, l'aria si fa più fresca e il paesaggio inizia a tingersi dei caldi colori autunnali, offrendo un’atmosfera diversa ma altrettanto affascinante. Tuttavia, bisogna fare attenzione alle prime nevicate, che possono arrivare inaspettatamente già verso la fine del mese, soprattutto a quote più alte. In questo periodo, è fondamentale essere pronti a gestire temperature più basse e avere con sé abbigliamento adeguato.
Indipendentemente dal periodo scelto, la preparazione è la chiave per vivere questa escursione in sicurezza e serenità. Sapere cosa aspettarsi dalle condizioni climatiche permette di godersi appieno l’esperienza, senza sorprese e con la tranquillità di essere pronti a qualsiasi evenienza.
Dove dormire e ristorarsi
Per chi vuole trasformare l’escursione in un’esperienza più rilassante e godersi ogni momento senza fretta, spezzare il percorso in due giorni può essere una scelta vincente. Lungo il cammino, ci sono diversi rifugi che offrono la possibilità di pernottare in quota, come il Rifugio Antermoia, situato a pochi passi dal lago. Questo permette di vivere l’emozione di un’alba in montagna o di una serata sotto le stelle, immersi nella quiete delle Dolomiti. Se invece si preferisce un approccio più tradizionale, ci sono molte opzioni di alloggio a Campitello di Fassa, dove si può trovare una vasta gamma di hotel e B&B adatti a ogni esigenza. Dopo l’escursione, o anche durante, fermarsi in una malga o in un ristorante tipico della zona è un’ottima occasione per gustare i sapori autentici della cucina trentina, con piatti semplici ma ricchi di tradizione come polenta, formaggi di malga e speck.
In ogni caso, sia che si scelga di affrontare l’escursione in un solo giorno o di diluirla in due, l’importante è vivere l’esperienza al proprio ritmo, godendosi ogni istante e lasciandosi sorprendere dalla natura incontaminata delle Dolomiti.
Perchè visitare il Lago di Antermoia
L’escursione al Lago di Antermoia è più di una semplice camminata in montagna; è un’esperienza che tocca l’anima, offrendo un raro connubio di bellezza naturale e sfida personale. Raggiungere questo luogo incastonato tra le maestose cime delle Dolomiti regala una soddisfazione profonda, quella sensazione di aver conquistato un piccolo angolo di paradiso con le proprie forze. La fatica che si prova lungo il cammino, soprattutto nei tratti più ripidi, è ampiamente ripagata dalla vista spettacolare che si apre all’arrivo, con le acque cristalline che riflettono le imponenti pareti rocciose circostanti. Ogni passo, ogni respiro si fonde con il paesaggio, creando un legame speciale con la montagna che va oltre il semplice trekking.
Tuttavia, è importante che chiunque si avventuri su questi sentieri lo faccia con rispetto, sia per l’ambiente che per la propria sicurezza. Rispettare la montagna significa seguire i sentieri tracciati, non lasciare rifiuti e mantenere un comportamento che non disturbi la fauna locale. È importante anche prepararsi adeguatamente, un’escursione ben pianificata è un’escursione goduta appieno, senza imprevisti che possano rovinare l’esperienza.