Il TorX è molto più di una serie di gare; è un'esperienza totale che si svolge tra le montagne della Valle d’Aosta, completamente immersi nel suo territorio selvaggio e affascinante.
Considerato uno degli endurance trail più impegnativi al mondo, questa competizione, grazie alle sue caratteristiche estreme, non si limita a sfidare la resistenza fisica degli atleti, ma arriva a toccare anche le corde più profonde dell’animo umano; parteciparvi porta ad intraprendere un viaggio che va oltre la semplice competizione sportiva: è un percorso di auto-scoperta che spinge ogni partecipante a confrontarsi con i propri limiti, a esplorare nuove dimensioni di forza interiore e a trovare risposte a domande che forse non sapeva nemmeno di avere. La fatica nel doversi guadagnare ogni metro, la solitudine per diversi giorni, la mancanza di sonno e la bellezza di questi luoghi trasformano ogni passo in un momento di riflessione e crescita personale. È proprio questa dimensione introspettiva che rende il TorX così unico: non è solo una gara, ma un cammino verso una maggiore consapevolezza di sé.
Le origini del tor des géants
La Tor des Géants è una competizione nata nel 2010 e sin dalla sua prima edizione, si è distinta per l'asprezza del suo carattere, con un percorso che unisce le Alte Vie 1 e 2.
Sin dalle prime edizioni è stata un vero banco di prova, sia per gli atleti, che per gli organizzatori. Le sfide logistiche per mettere in piedi un evento di tale portata, dai punti di ristoro, al reclutamento dei volontari, sino alle risorse necessarie per garantire la miglior sicurezza possibile ai partecipanti, in un territorio così vasto e complesso, erano immense.
Tuttavia, fin da subito, grazie proprio alla complessità intrinseca della sua natura, il Tor des Géants ha catturato l’immaginazione di corridori provenienti da tutto il mondo. L’entusiasmo dei partecipanti, la bellezza del percorso e l’ospitalità della gente del posto hanno contribuito a far crescere rapidamente la popolarità e il prestigio della gara. Con il passare degli anni, è diventata una delle competizioni di endurance più rispettate e ambite a livello internazionale, mantenendo sempre intatta la sua anima: un’avventura che trascende il semplice sport, offrendo a chi vi partecipa l’opportunità di vivere un’esperienza trasformativa, in un contesto naturale di straordinaria bellezza.
Introduzione delle nuove competizioni nel circuito
Nel corso degli anni, il circuito TorX si è arricchito di nuove competizioni, ognuna pensata per offrire sfide diverse e permettere a un pubblico più ampio di vivere l'emozione unica di queste gare. Nel 2017, è stato introdotto il TOR130 - Tot Dret, un percorso che copre la seconda metà del Tor des Géants, offrendo agli atleti un'esperienza altrettanto intensa, ma su una distanza più breve. La creazione del Tot Dret ha risposto al desiderio di molti di avvicinarsi al mondo dell'endurance estremo senza affrontare immediatamente i 330 chilometri del Tor des Géants, offrendo una competizione che, pur mantenendo l'intensità e l'impegno richiesti, risultasse più accessibile.
Due anni dopo, nel 2019, per celebrare la decima edizione del Tor des Géants, è stata lanciata una nuova e ancora più estrema sfida: il TOR450 - Tor des Glaciers. Questa gara, riservata a coloro che hanno già completato il Tor des Géants sotto le 130 ore, si snoda lungo le Alte Vie 3 e 4, in un percorso che sfida non solo la resistenza fisica, ma anche la capacità di orientamento e sopravvivenza in un ambiente ancora più isolato e selvaggio; con i suoi 450 chilometri, rappresenta l'apice dell'endurance trail, una prova riservata ai veri “giganti della montagna”.
Per rendere il circuito ancora più inclusivo, è stato introdotto anche il TOR30 - Passage au Malatrà, una gara di 30 chilometri che, pur essendo la più breve del circuito, mantiene tutte le caratteristiche di sfida e bellezza delle altre competizioni. Questo percorso, che attraversa il leggendario Col de Malatrà, è stato pensato per permettere a chiunque di avvicinarsi al mondo del TorX, offrendo un'esperienza intensa ma su una distanza decisamente più abbordabile rispetto ai fratelli.
Infine, la novità del 2024 è rappresentata dal TOR100 - Tor Cervino – Monte Bianco, una competizione che unisce due delle montagne più iconiche delle Alpi. Con i suoi 100 chilometri, questa gara offre una sfida di media lunghezza, ideale per coloro che cercano un equilibrio tra la lunghezza del percorso e l'intensità dell'esperienza. L'aggiunta di queste nuove gare ha permesso al TorX di espandere il proprio pubblico, offrendo a un numero sempre maggiore di appassionati l'opportunità di vivere un'avventura straordinaria tra le montagne della Valle d'Aosta, e di scoprire, passo dopo passo, qualcosa di nuovo su sé stessi.
Crescita e impatto globale del Torx
Nel corso degli anni, il TorX è cresciuto fino a diventare un evento simbolo a livello internazionale, attirando atleti provenienti da ogni angolo del mondo; parteciparci è diventato un obiettivo per ultramaratoneti, appassionati di montagna e avventurieri che vedono in questa esperienza non solo una prova delle loro capacità fisiche, ma anche un'opportunità per misurarsi con alcuni dei paesaggi più spettacolari e impegnativi delle Alpi.
L’impatto di questo evento va ben oltre il mondo sportivo. Ogni anno, durante il periodo delle gare, il territorio valdostano si anima di un’energia particolare: gli atleti e i loro accompagnatori riempiono i villaggi, portando con sé un’atmosfera eterogenea e vibrante che si mescola alla calorosa ospitalità locale. Questo afflusso di visitatori ha un impatto positivo sulle comunità locali, stimolando l’economia attraverso il turismo e promuovendo le tradizioni e la cultura valdostana presso un pubblico internazionale.
Inoltre, il successo del TorX ha contribuito a rafforzare la reputazione della Valle d'Aosta come una delle principali destinazioni per gli sport di montagna. I media internazionali hanno iniziato a seguire l'evento con crescente interesse, portando la bellezza dei paesaggi locali e la sfida della competizione sotto i riflettori di un pubblico sempre più vasto.
Grazie a questo si è alimentato un ciclo virtuoso, dove l’aumento della visibilità internazionale attira sempre più atleti e turisti, consolidando ulteriormente il prestigio della competizione e del territorio che la ospita.
Innovazioni e miglioramenti nel tempo
Nel corso degli anni, il TorX non solo è cresciuto in popolarità, ma ha anche visto numerose innovazioni e miglioramenti che hanno contribuito a renderlo un evento sempre più sicuro, organizzato e rispettoso dell'ambiente.
Per quello che riguarda la salvaguardia degli atleti, una delle novità più significative è stata l'introduzione del sistema di geolocalizzazione GPS, che ha rivoluzionato il modo in cui la gara viene gestita e seguita. Grazie a questo escamotage, ogni partecipante è costantemente monitorato lungo il percorso, permettendo non solo di garantire la sicurezza in aree montane spesso molto remote, ma anche di coinvolgere il pubblico che può seguire in tempo reale l'andamento della gara.
Il tutto creando un legame più stretto tra i partecipanti e i loro sostenitori, che possono vivere l’esperienza della competizione quasi in diretta.
Parallelamente, l’organizzazione ha visto continui miglioramenti, con un’attenzione sempre maggiore alla logistica e al supporto offerto ai corridori. Le basi vita, i punti di ristoro e i servizi di assistenza lungo il percorso sono stati progressivamente ottimizzati per garantire che ogni concorrente possa affrontare la gara nelle migliori condizioni possibili. Queste migliorie non solo facilitano la partecipazione, ma contribuiscono a fare del TorX un evento di altissima qualità, dove ogni dettaglio è curato con grande attenzione.
Infine, ma non per questo meno importante, c'è l’impegno verso la sostenibilità ambientale. Con l’introduzione del progetto EcoloTOR, gli organizzatori hanno posto un forte accento sul rispetto della natura. Sono stati implementati sistemi per ridurre al minimo l’impatto ecologico della gara, come l'uso di materiali riciclabili o biodegradabili nei punti di ristoro, la raccolta differenziata dei rifiuti e l'eliminazione delle bottiglie di plastica a favore di cisterne per la distribuzione dell'acqua. Questi sforzi non solo proteggono l’ambiente in cui si svolge la gara, ma riflettono anche una crescente consapevolezza dell’importanza di preservare le bellezze naturali della Valle d’Aosta per le future generazioni di atleti e appassionati di montagna.
Il ruolo della comunità: volontari e sostenitori
Il TorX non sarebbe l'evento straordinario che conosciamo oggi senza il profondo coinvolgimento della comunità locale. Fin dalla sua nascita, ha saputo coinvolgere non solo gli atleti, ma anche la popolazione della Valle d’Aosta, che partecipa attivamente all’organizzazione e al successo di questa manifestazione. Le amministrazioni locali collaborano strettamente con gli organizzatori per garantire che tutto funzioni alla perfezione, mentre i residenti delle vallate attraversate dalla gara accolgono con entusiasmo i partecipanti, offrendo il loro supporto in ogni modo possibile. Questo legame crea un’atmosfera unica, dove ogni iscritto si sente parte di qualcosa di più grande, sostenuto dall’energia e dall’affetto della gente del posto.
Altro elemento cardine è rappresentato dai volontari, veri e propri pilastri dell’evento. Sono loro a fornire il supporto logistico ed emotivo necessario lungo tutto il percorso, presidiando i punti di ristoro, offrendo assistenza medica e confortando gli atleti nei momenti più difficili. Come ci ha raccontato Marcello V. “... Non so dove mi trovo, ma, ad un certo punto, nella roccia vedo due gradini di metallo. Alzo gli occhi e con voce commossa chiedo alla guida alpina se ero arrivato al colle. Lui mi dice di sì e mi chiede se sto bene. La mia risposta affermativa, con una voce piuttosto tremante, lo induce a chiedermi se ero commosso. Quando gli dico “si, sono felice”, lui si leva il guanto e mi porge la mano. “Sei un gigante” mi dice, facendomi scoppiare in lacrime! .. ” e ancora, “ ... Ogni persona che incontro si ferma e, applaudendo, mi dice “bravo bravo, fantastico”. Io mi sento piccolissimo. Entro in paese. Vedo il traguardo, ci arrivo correndo: lo faccio per onorare l’enorme pubblico che aspetta tutti noi atleti. Stremato, felice, incredulo e di nuovo allegro faccio fermare il cronometro a 144 ore. 144 ore di cammino. Non è mai stata una gara, per me. Per me è stato un viaggio. Sono partito da Courmayeur e sono tornato a Courmayeur diverso, arricchito, felice e forse anche più maturo. ... ”
L'impegno di queste persone, spesso svolto in condizioni meteo avverse e in orari improbabili, è un atto di grande generosità che riflette lo spirito di solidarietà che permea l’intera manifestazione.
Il pubblico e i sostenitori, che affollano i punti chiave del percorso, aggiungono un altro strato di energia e passione. Il loro tifo, i sorrisi, gli incoraggiamenti sono una fonte inesauribile di forza per i corridori, che spesso si trovano a spingere oltre i propri limiti grazie al calore delle persone che li circondano. Questo sostegno è palpabile lungo tutto il percorso, donando al TorX un’atmosfera festosa e solidale che difficilmente si trova in altre competizioni.