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I bastoncini da trekking

 
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I bastoncini da trekking
Spesso considerati uno strumento tecnico riservato agli escursionisti più esperti, i bastoncini da trekking in realtà sono adatti a chiunque voglia migliorare la propria esperienza outdoor, indipendentemente dal livello di preparazione; grazie ad essi, infatti, è possibile camminare con maggiore equilibrio. E non solo: il loro utilizzo aiuta a mantenere una postura corretta e a distribuire meglio lo sforzo fisico, coinvolgendo anche i muscoli delle braccia e del torace.

Nel corso di questo articolo, verranno esplorati nel dettaglio tutti i benefici legati al loro uso, insieme alle caratteristiche tecniche da tenere in considerazione al momento dell’acquisto.


Cosa sono i bastoncini da trekking?

 
I bastoncini da trekking sono strumenti fondamentali per chi pratica escursionismo, in quanto offrono un supporto essenziale su terreni irregolari e contribuiscono a migliorare l’equilibrio durante la camminata. La loro funzione principale è quella di distribuire meglio il peso corporeo, riducendo la pressione su gambe e articolazioni, in particolare su ginocchia e caviglie, un aspetto cruciale soprattutto durante le discese o quando si trasportano zaini pesanti.

La struttura di un bastoncino è generalmente composta da 3 parti: l’impugnatura, ergonomica e realizzata in materiali come sughero, gomma o spugna, ognuno con vantaggi specifici per l’assorbimento del sudore e la comodità di utilizzo. Il corpo del bastoncino che può essere telescopico o fisso, determina la capacità di regolazione in altezza e di trasporto. I materiali utilizzati per costruire la struttura variano principalmente tra alluminio e fibra di carbonio; il primo è una scelta popolare per la sua combinazione di resistenza e prezzo accessibile, ma tende ad essere più pesante rispetto al carbonio che, invece, è molto leggero e ottimo per assorbire le vibrazioni durante la camminata, anche se può risultare più fragile e costoso. Oltre ai modelli fissi e telescopici, esistono anche bastoncini pieghevoli, estremamente compatti e ideali per chi necessita di riporli velocemente nello zaino, pur offrendo meno flessibilità in termini di regolazione dell’altezza. La scelta tra un modello o un altro dipende dal tipo di escursione e dalle preferenze personali.
 

Perché usare i bastoncini da trekking?


I bastoncini sono strumenti che possono fare una grande differenza durante le escursioni. Grazie al loro utilizzo, infatti, si arrivano ad ottenere quattro punti di contatto con il terreno, permettono di affrontare in sicurezza superfici scivolose, pietrose o irregolari, riducendo il rischio di cadute. Questo supporto extra è particolarmente prezioso in discesa, dove la pressione sulle ginocchia, caviglie e fianchi aumenta considerevolmente. Con il loro uso, parte di questo carico viene trasferito alle braccia, alleggerendo lo sforzo e proteggendo le articolazioni da usura e sovraccarico.

Un altro aspetto, spesso sottovalutato, è il contributo che danno alla postura e alla respirazione. Utilizzandoli correttamente, si riesce a mantenere una posizione eretta, evitando di curvare troppo la schiena sotto il peso dello zaino, il che rende la camminata più confortevole, ma migliora anche la capacità polmonare. Il movimento sincrono delle braccia aiuta ad aprire la cassa toracica, facilitando una migliore ossigenazione, fattore essenziale durante le salite impegnative. In più, l'uso attivo degli arti superiori e del torace trasforma il trekking in un'attività fisica completa, coinvolgendo tutto il corpo e offrendo benefici cardiovascolari.

Questo significa che, nonostante si cammini su terreni difficili o con uno zaino pesante, l'energia viene impiegata in modo più efficiente, permettendo di affrontare le escursioni con meno stress fisico e maggiore comfort.
 

Come scegliere i bastoncini da trekking adatti?

 
Un primo elemento da considerare è il materiale con cui sono realizzati. I bastoncini in alluminio sono ideali per chi cerca un prodotto affidabile e duraturo, in grado di resistere a urti e piegamenti senza rompersi; un buon compromesso prezzo/qualità. La fibra di carbonio, invece, è la scelta preferita per chi desidera un peso ancora più leggero e un assorbimento ottimale delle vibrazioni, caratteristiche particolarmente utili durante escursioni su terreni accidentati; tuttavia, sono più fragili e costosi rispetto a quelli in alluminio, quindi vanno scelti con attenzione in base al tipo di terreno e all’intensità dell’uso.

Un altro fattore importante è l’impugnatura; possono essere in gomma, sughero o spugna, e la scelta dipende dal comfort che si cerca e dalle condizioni climatiche in cui si utilizzeranno. Il sughero, ad esempio, è molto apprezzato per la sua capacità di assorbire il sudore, mantenendo le mani asciutte e offrendo una presa confortevole anche dopo lunghe ore di attività. La gomma è resistente e ideale per l’uso in condizioni fredde, ma tende a far sudare le mani in estate, mentre la spugna, morbida e confortevole, può assorbire più facilmente l’umidità, rendendola meno adatta alle escursioni invernali.

I sistemi di bloccaggio sono un altro aspetto da valutare attentamente. Esistono tre principali tipi: i sistemi a leva esterna, rapidi e facili da regolare, perfetti per chi indossa guanti spessi durante le ciaspolate invernali o in ambienti freddi. I sistemi a vite, invece, sono più economici ma possono risultare meno pratici da regolare in condizioni climatiche avverse. Infine, il sistema a zeta, che blocca il bastoncino tramite un pulsante, è ideale per chi cerca una regolazione veloce e sicura.

Il peso e la compattezza sono aspetti da non sottovalutare. Modelli leggeri e ripiegabili sono ideali per chi cerca praticità e facilità di trasporto, mentre per escursioni più impegnative o su terreni difficili, può essere meglio optare per bastoncini più robusti e meno compatti, ma in grado di resistere meglio agli sforzi.

Infine, è importante considerare gli accessori inclusi. Punte intercambiabili permettono di adattarsi a diversi tipi di terreno, come fango, neve o rocce, mentre le rondelle – piccole o grandi – aiutano a garantire una presa migliore su superfici morbide o compatte.
 

Come regolare e usare correttamente i bastoncini da trekking

 
Per sfruttare al meglio i bastoncini da trekking durante le escursioni, è fondamentale regolarli correttamente e utilizzarli con una tecnica adeguata. La prima cosa da fare è impostare l’altezza giusta in base al terreno su cui si cammina. In pianura, il bastoncino dovrebbe essere regolato in modo che, impugnandolo, il braccio formi un angolo di circa 90 gradi. Questo garantisce una postura corretta e un uso efficace. In salita, invece, conviene accorciarlo leggermente per agevolare la spinta, mentre in discesa è preferibile allungarli per avere un maggiore supporto e stabilità. Anche sui traversi inclinati, quando si cammina lungo pendii, è utile regolare l'altezza in modo diverso per ciascun bastoncino: quello rivolto verso l’alto più corto e quello rivolto verso la valle più lungo, per mantenere l’equilibrio.

Durante la camminata, è importante sincronizzare il movimento tra braccia e gambe. Il modo migliore è alternare gamba e braccio opposti: quando la gamba sinistra è in avanti, si dovrebbe avanzare il bastoncino destro, e viceversa. Questo movimento alternato crea un ritmo naturale che riduce lo sforzo complessivo e aiuta a mantenere una camminata fluida e meno faticosa. In alcuni casi, come durante una salita ripida, può essere utile piantare entrambi i bastoncini davanti al corpo per creare un movimento di trazione che facilita la progressione.

L'uso della dragonne, ossia il laccio che si avvolge intorno al polso, è un dettaglio che può fare la differenza. Questo accessorio consente di distribuire parte del peso sulle braccia senza dover stringere troppo l’impugnatura, evitando così affaticamento muscolare. Tuttavia, in situazioni particolarmente rischiose come su terreni rocciosi o instabili, è consigliabile togliere la mano dalla dragonne per evitare che il bastoncino rimanga bloccato e causi una caduta.
 

Una buona manutenzione per una lunga durata

 
Prendersi cura dei bastoncini da trekking è un aspetto essenziale che non dovrebbe mai essere trascurato. Dopo ogni escursione, è buona pratica pulirli accuratamente, eliminando fango, sabbia o detriti che potrebbero accumularsi sulle sezioni telescopiche o sull'impugnatura. Questo passaggio aiuta a evitare che lo sporco danneggi le parti mobili o comprometta la loro funzionalità nel tempo. In molti casi, smontare le varie sezioni dei bastoncini permette di effettuare una pulizia più approfondita, soprattutto se si è attraversato terreni fangosi o sabbiosi.

Un'altra operazione importante è il controllo regolare delle varie componenti. I meccanismi di bloccaggio, ad esempio, devono essere ispezionati per assicurarsi che funzionino correttamente e che non si siano allentati o danneggiati durante l'uso. Anche le impugnature meritano attenzione, poiché se deteriorata potrebbe compromettere il comfort durante l'escursione. Lo stesso vale per le sezioni telescopiche, che devono essere sempre ben salde per garantire la stabilità del bastoncino durante l'utilizzo.

Infine, la conservazione è un fattore determinante per mantenerli in buone condizioni. È consigliabile riporli in un luogo asciutto al riparo dall'umidità, che potrebbe causare ruggine, e dalle temperature estreme.  
 

Bastoncini da trekking e nordic walking: differenze

 
Quando si parla di bastoncini, è importante distinguere tra quelli utilizzati per il trekking e quelli impiegati nel nordic walking, poiché, nonostante le somiglianze apparenti, questi strumenti sono pensati per attività e tecniche diverse. I primi sono progettati per affrontare escursioni su terreni montuosi e accidentati, dove il principale obiettivo è garantire equilibrio e stabilità.

Dall’altro lato, i bastoncini per il nordic walking sono pensati per un’attività di natura più aerobica, in cui il movimento è molto diverso rispetto al trekking. Nel nordic walking, infatti, i bastoncini non vengono semplicemente utilizzati per garantire appoggio, ma soprattutto per generare una spinta attiva, coinvolgendo in maniera significativa le braccia, le spalle e il core. Questo tipo di camminata sfrutta i bastoncini per aumentare l’efficacia del gesto sportivo, trasformando una semplice camminata in un allenamento completo per tutto il corpo.
 

Quando e dove usare i bastoncini da trekking?

 
I bastoncini da trekking sono un ottimo alleato in diverse situazioni, ma sapere quando usarli è fondamentale per ottimizzare l’efficacia dell’escursione. Anche su terreni pianeggianti, possono essere di grande aiuto: mantenere un ritmo costante e scaricare parte del peso sulle braccia consente di ridurre la fatica, specialmente durante i percorsi lunghi. Tuttavia, è su terreni inclinati e accidentati che dimostrano il loro vero valore. In salita, offrono maggiore spinta e aiutano a distribuire meglio lo sforzo fisico, mentre in discesa diventano essenziali per migliorare la stabilità e alleviare la pressione sulle ginocchia, rendendo il passo più sicuro.

Dall’altro lato, i bastoncini per il nordic walking sono pensati per un’attività di natura più aerobica, in cui il movimento è molto diverso rispetto al trekking. Nel nordic walking, infatti, i bastoncini non vengono semplicemente utilizzati per garantire appoggio, ma soprattutto per generare una spinta attiva, coinvolgendo in maniera significativa le braccia, le spalle e il core. Questo tipo di camminata sfrutta i bastoncini per aumentare l’efficacia del gesto sportivo, trasformando una semplice camminata in un allenamento completo per tutto il corpo.

Nonostante i numerosi vantaggi, ci sono situazioni in cui è meglio riporli nello zaino. Su terreni molto tecnici o rocciosi, dove è necessario usare le mani per appigliarsi o superare ostacoli, possono diventare un ingombro e rischiano di compromettere la sicurezza.

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